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Cos’è il crowdfunding, come funziona e quali piattaforme usare?

Aggiornamento: 10 ago 2022

Il crowdfunding è una forma di finanziamento alternativo che prevede la raccolta di fondi tramite le donazioni collettive di numerosi attori sociali all’interno di una piattaforma online. Il principio alla base è un po’ quello di quando i bambini raccimolano i soldi da tutti i parenti per comprarsi le figurine… perché, ammettiamolo, completare un album è un progetto piuttosto ambizioso e dispendioso.


Cos'è il crowfunding, chi può farlo e come funziona

Chi può fare crowdfunding?

Il crowdfunding è una tipologia di raccolta fondi aperta a chiunque abbia un progetto da portare a termine, purché creda fermamente nella propria idea. Esso richiede infatti la capacità (o coraggio) di esporsi e convincere tutti gli investitori della bontà di ciò che si vuole realizzare.


La trasversalità del crowdfunding coinvolge singoli individui, gruppi e organizzazioni:

  • Privati cittadini che necessitano il supporto della comunità;

  • Liberi professionisti che vogliono avviare o ampliare il proprio business;

  • Start-up che devono lanciare un nuovo prodotto o servizio sul mercato;

  • PMI che intendono proporre una novità con un impatto sociale;

  • Cooperative che desiderano migliorare il proprio operato;

  • Associazioni ed enti, anche non-profit, che hanno bisogno di maggiori risorse economiche per portare avanti la propria causa.


 

Tipologie di crowdfunding

Non esiste un solo modello di crowdfunding, ma ben cinque. Si differenziano per lo più a seconda degli obiettivi della campagna, del soggetto che la avvia e degli investitori che richiede.


1. Donation crowdfunding

Gli investitori fanno una donazione libera a sostegno di una causa specifica, senza aspettarsi nessuna ricompensa in cambio. È particolarmente indicato per privati cittadini e organizzazioni non-profit che non hanno interessi di lucro.


2. Reward crowdfunding

Chi fa una donazione in una campagna reward si aspetta una ricompensa - se non lo sai, reward significa appunto ricompensa in inglese - sotto forma di un prodotto o servizio. Questo modello è adatto a tutte le tipologie di progetti, soprattutto per chi vuole testare la domanda e la risposta del mercato.


3. Equity crowdfunding

Il modello di equity crowdfunding prevede che gli investitori acquistino azioni o quote di una società, rinunciando a una monetizzazione dell’investimento per un periodo di tempo prolungato. Il prerequisito ovvio, ma meglio non dare niente per scontato, è possedere una società o almeno avere l'intenzione di aprirne una (per esempio una Startup o PMI). In questo modo è possibile ottenere sia finanziamenti per progetti aziendali esistenti sia valutare le probabilità di successo di un’idea.


4. Lending crowdfunding

Con il lending crowdfunding i supporter sono per lo più privati che offrono una somma di denaro in prestito, sempre sulla piattaforma intermediaria online. In futuro, essendo un prestito, ogni finanziatore riceverà sia la somma prestata sia la maggiorazione degli interessi; così, oltre all’orgoglio personale di aver contribuito a un progetto, il suo portafoglio si gonfia.


5. Real estate crowdfunding

Il real estate crowdfunding o crowdfunding immobiliare è dedicato esclusivamente alla raccolta fondi nel settore immobiliare, per la costruzione o la ristrutturazione di immobili di varia natura (case, beni culturali, edifici pubblici, etc.).


 

Le piattaforme dove fare crowdfunding


Un elemento determinante nelle campagne crowdfunding è la scelta della piattaforma su cui far confluire tutte le donazioni.


Di sicuro ti starai chiedendo… mi serve per forza una piattaforma? Non sarebbe più semplice condividere l’IBAN del mio conto corrente con un messaggio spam in stile catena di Sant’Antonio, proprio come si faceva negli anni 2000?


Ebbene, la piattaforma conferisce serietà alla tua raccolta fondi. Ti permette di creare in modo veloce una sorta di landing page, cioè una pagina web dedicata solamente al tuo progetto dove puoi inserire tutte le informazioni necessarie per convincere i potenziali investitori a sganciare la grana.


Inoltre, le piattaforme dispongono già di un pubblico a cui mostrare la tua campagna di crowdfunding. Questo può essere un vantaggio per te, poiché ti permette di raggiungere nuovi investitori senza troppo sforzo.


Infine, una piattaforma gestisce le transazioni in modo sicuro a norma di legge. In cambio, però, molto spesso trattiene una fee o percentuale ad ogni singola donazione: un piccolo scotto da pagare rispetto ai vantaggi che abbiamo appena elencato.


Internet offre una vasta gamma di piattaforme per crowdfunding tra cui scegliere. Le più gettonate, ma non per forza le migliori per le tue esigenze, sono queste:

Piattaforma

Tipo di crowdfunding

​Donation

Donation

​Reward

​Equity

​Equity

​Equity

​Equity

​Lending


Investitori per campagna crowdfunding

Consigli per trovare investitori per il crowdfunding

Non basta avviare una campagna di crowdfunding per trovare investitori, donatori e supporter. Bisogna seguire una strategia mirata, ragionata e solida che sappia intercettare il giusto pubblico target. Quando si tratta di soldi, niente è facile!


1. Identifica i tuoi investitori target

Tu fai donazioni a destra e a manca? Ovviamente no, perché scegli con attenzione dove investire quegli euro che guadagni con fatica e sudore.


Bene, anche i tuoi potenziali finanziatori ragionano allo stesso modo. Vanno alla ricerca dei progetti più interessanti secondo i loro standard, e saranno disposti a investire nella tua campagna di crowdfunding solo se catturi la loro attenzione.


Perciò, prima di chiedere a chiunque di darti soldi, pensa bene a chi chiederlo. Parti dalla tua rete più stretta di familiari, amici e conoscenti; passa ai contatti che potresti avere nelle aziende, istituzioni e altre organizzazioni; infine valuta il pubblico online.


2. Scegli la piattaforma di crowdfunding giusta

La piattaforma che sceglierai influenzerà la buona - o cattiva - riuscita della tua raccolta fondi di crowdfunding.


Valuta con attenzione la reputazione della piattaforma, l’afflusso di traffico che possiede e i progetti che sta già finanziando. È tutto coerente con la tua campagna?


Poi, fai un pensierino anche sulle percentuali trattenute. A quanto ammontano? Sarebbero una spesa sostenibile per te? Calcolatrice alla mano, inizia a fare due conti.


3. Progetta una strategia di comunicazione

Nessuno fa niente, a meno che non glielo chiedi. Ecco perché ti serve una strategia di marketing, branding e comunicazione per la tua iniziativa di crowdfunding.


Per cominciare, rispondi a queste tre domande per niente semplici:


  • Con quale identità ti presenterai al pubblico?

  • Quali canali sceglierai per promuoverti, online e offline?

  • Come ti distinguerai dalla concorrenza (volente o nolente, è probabile ci siano già in circolazione progetti simili ai tuoi)?


4. Crea un video pitch

Last but not least (ultimo ma non meno importante), il video di presentazione del tuo progetto. È quel tocco in più che ti permetterà di spiegare in modo originale, ai tuoi potenziali investitori, gli obiettivi e i motivi per cui hai bisogno del loro supporto.


Puoi condividerlo ovunque online, sui social e sulla tua pagina web di raccolta fondi, in modo tale da far girare la voce.


Tuttavia, non tutti i video pitch sono efficaci. Occorre studiare una struttura persuasiva ad hoc per il tuo pubblico target, oltre che avere una qualità di produzione eccellente.


 

Alla luce di tutto ciò, puoi ben intuire che fare crowdfunding è un processo complesso che richiede energie, tempo e competenze. Soprattutto competenze.


Ti sembra una sfida impossibile?


Contattaci, ti accompagneremo lungo questo percorso con servizi mirati, dalla scelta della piattaforma alla creazione del video pitch persuasivo.




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